Proloco In Scena

La Proloco di Sant'Egidio del Monte Albino ha un gruppo di persone accomunate dalla stessa passione: Il Teatro. I primi passi mossi nel 2003 grazie all'inventiva ed alla passione del Prof. Giuseppe Apuzzo, insieme a Giovanni Ferraioli. L'entusiasmo è così cresciuto sempre di più, le persone coinvolte sempre ad incrementare, tra tutti citiamo la passione e l'amore per il teatro della Prof.essa Anna Serra, che tuttora dirige il gruppo. La compagnia ha ricevuto numerosi apprezzamenti a livello regionale.

I soci di seguito hanno preso parte alla compagnia teatrale con tanta dedizione ed amore per il teatro amatoriale:
Angelina De Rosa, Salvatore Attianese, Felice Coppola, Emma Annunciata, Carmela Micucci, Emilia Ferraioli, Andrea La Storia, Francesco Pagliuca, Angelo Fabbricatore, Giuseppina Ferraioli, Manuela Zanin, Fulvio Giorgione, Michele Petagna, Marialisa Ferraioli, Luisa Novi, Domenico Ferraioli, Prisco Granato, Giovanni Mazzariello, Dina Grimaldi, Giovanna Ferraioli, Aniello Attianese, Morena Attianese, Domenico Sabbatino, Fortura Tortora, Mariapia Di Guisa, Antonella Todisco, Gerardo Ferraioli, Gaetano Iommazzo, Emilia Forino, Annamaria De Felice, Danilo Coppola, Enrico Serra, Francesco Serra, Archina Cuomo, Lorenzo Vacchino, Livia Rossi, Rino Galantuomo, Mariateresa Napodano, Giuseppe Iozzino, Antonella De Rosa, Rita Parlato, Sonia Parlato, Lorenzo Abbagnara.

Scenografi:
Luigi Parlato, Antonio Calabrese, Carlo Parlato, Giuseppe Ferraioli, Salvatore Ferraioli, Luigi Ferraioli, Luigi Ruocco, Antonio Sorrentino

Tecnici del suono:
Angelo Parlato, Sibilla de Chiara, Giusy Sassu, Ilia Sassu


Arezzo 29 in 3 minuti (Gaetano Di Maio)

E' la storia di un figlio illegittimo, nato da una relazione extra-coniugale di un tassista con la moglie di un noto pregiudicato, in carcere per vendita di bambini. La vicenda si svolge interamente all'interno di un basso napoletano abitato dalla famiglia del tassista dove la protagonista della commedia (Donna Vicenza) riuscirà, tra mille peripezie, a districare l'intricata matassa. Commedia ricca di momenti divertentissimi pieni di battute spassose ed altri di reale commozione.



Madame quatte solde (Gaetano Di Maio)

La commedia ha come protagonista una donna proveniente da un quartiere povero di Napoli e con una storia triste alle spalle. La donna ha due figli avuti da un uomo sposato che ha fatto perdere le sue tracce. Per l’onore della famiglia inventa di aver avuto un amante morto in guerra e prende una foto del fidanzato di una sua amica disperso in guerra per poterlo ricordare. La donna, dopo essersi arricchita economicamente, si trasferisce con la famiglia in una delle zone più aristocratiche della città, e desidera elevarsi socialmente e culturalmente. Comincia a frequentare una famiglia appartenente ad una classe sociale che detiene ancora titoli nobiliari, ma è rimasta senza una lira e che, cerca quindi di rimanere a galla tentando di combinare un matrimonio tra il figlio di “Madame quatte solde” e la loro figliola. A un tratto però, si presenta il vero padre dei figli, e nelle vesti di un mendicante, veramente reduce di guerra, l'uomo che aveva fatto passare per l'amante morto. I colpi di scena si susseguono a ritmo vertiginoso, con una grande comicità lasciando a ogni personaggio lo spazio di una macchietta particolare.

Nu bambiniello e tre San Giuseppe (Gaetano Di Maio)

Carmelina, indotta dalla madre Eleonora, decide di recarsi a Roma, a Cinecittà, dove viene iniziata ai facili costumi trovando lavoro in un film porno. Carmelina viene bollata dai suoi compaesani come una "svergognata" anche davanti al padre Pasquale. Si scopre in seguito che è incinta di padre ignoto. La confidenza viene fatta da Carmelina ad un amico di famiglia, Filiberto, la quale rivela di aver tradito il fidanzato ufficiale Giovannino, emigrato in Germania per trovare un lavoro. Il finale vede trionfare sui pregiudizi l'amore della madre Eleonora e la presa di coscienza del padre Pasquale.


Don Pasquà fa acqua a pipp (Gaetano Di Maio)

Scritta nel 1873, la commedia è ambientata in un ‘’basso’’ napoletano presso una famiglia che non vive in buone acque. Quello che dà vivacità scenica e che smuove tale quiete stagnante è una lettera proveniente dall’ America. Il suo mittente arrivato poi a Napoli, apre le speranze ad una ricchezza immediata, una sorpresa per la famiglia e per lo spettatore. Infatti in casa di Ciccillo Speranza, falegname “morto di fame” per professione la miseria regna sovrana. Fra padrone di casa, ‘o ‘mpignatore (monte dei pegni), salumiere e creditori vari la vita in casa Speranza è nera. Solo un miracolo ci vorrebbe per cambiare la vita di Ciccillo e della sua famiglia. Ma a volte i miracoli avvengono, e quando meno te lo aspetti. L’improvviso arrivo del fratello Cesarino dall’America fa ben sperare in un cambiamento di vita. Ma i sospirati dollari si fanno attendere e il finale…. è tutto da scoprire.

Di seguito tutte le commedie interpretate dalla Compagnia Proloco In Scena

  • 14 o pittor e 22 a pazz (Gaetano Di Maio)
  • Mettimmece daccordo e ce vattimme (Gaetano Di Maio)
  • Donna Chiarina pronto soccorso (Gaetano Di Maio)
  • Mpriesteme a mugliereta (Gaetano Di Maio)
  • È asciut pazz o parrucchian (Gaetano Di Maio)
  • Miseria e Nobiltà (Eduardo Scarpetta)
  • Filumena Marturano (Eduardo De Filippo)
  • Natale in Casa Cupiello (Eduardo De Filippo)
  • La cantata dei pastori